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Questa pagina di presentazione costituisce il nostro “filo di Arianna” è, cioè l’interfaccia (si usa molto oggi questo termine mutuato dall’informatica) tra il progetto “Isola-Asinara” e tutti coloro che vorranno impiegare un po’ del loro tempo per informarsi gironzolando in questo sito.
Ad un primo sguardo frettoloso, il portale www.isola-asinara.it potrebbe essere assimilato ad un’agenzia turistica che sponsorizza l’isola sarda.
No! Non è così!
Il sito è stato contraddistinto anche da un logo, opera di un webmaster di livello non comune, che richiama l’insieme progettuale ed è graficamente costituito da un globo o “gomitolo” labirintico che sormonta, sia la parola fatata isola “AsinarA”, che il sottostante segno grafico che sostanzia l’onda del mare che avviluppa l’isola, come il drappo di una leggiadra sirena.
Anche la parola magica “AsinarA” è particolare con quelle “a” iniziale e finale, scritte con formato maiuscolo del carattere, per richiamare volutamente le orecchie dell’asinello bianco dell’Asinara di cui compiutamente riferiremo.
Forse vi chiederete il perché si è utilizzato il nome di un’isola, per il sito personale.
E’ presto detto.
Noi, tutti noi come individui pensanti, possediamo mille sfaccettature e nel nostro caleidoscopico bagaglio culturale conserviamo gelosamente infinite memorie, interessi, esperienze, sensazioni, odori, visioni, sogni.
Si, sogni, ognuno credo dedichi una parte della propria vita all’attività onirica, siamo perennemente alla ricerca dell’isola ideale, di un’insenatura a ridosso, di un luogo ove i venti, i giudizi e le passioni si stemperino, dove gli affetti assumano il sapore dello zucchero filato nel periodo di Natale unito al pungente odore del mandarino.
Forse ora saranno più chiare le ragioni della frase:
Sinuaria… l’isola che c’è
Era molto tempo, diversi anni anni che avevo in mente di realizzare questo ardito progetto, ed ora che siamo arrivati al suo battesimo provo l’emozione di un bimbo davanti alla prima bicicletta con le rotelle, alla prima bambola di pezza…
Come molti forse sapranno, nella valigia personale di Teseo, una parte di spazio è occupato dall’Asinara e dalla sua poesia, quello che resta, e non è poco, potremo forse trovarlo scorrendo tra i byte del sito.
Ho vissuto sull’isola dell’Asinara con la pregevole funzione di “Agronomo”, sono quindi uno degli “ultimi agronomi dell’Asinara” ed ho contribuito, nel mio piccolo, a fare “dell’isola carcere”, della “Cajenna italiana”, dell’isola del diavolo”, come spesso è stata chiamata l’isola, il luogo in cui fosse possibile, alle persone ristrette, svolgere un lavoro, esercitare un’attività produttiva razionale ed in linea coi tempi.
Da ormai diciotto anni nessuno parla più del fatto che l’Asinara è stata, per moltissimi anni, la più grande azienda agrozootecnica italiana, questo accadde quando fu smembrata l’Azienda Agraria di Maccarese, una S.p.A. laziale di 3200 ettari coltivati.
Una parte del portale, quella storica, sarà dedicata alle attività produttive della Casa di Reclusione dell’Asinara, cui ora possiamo accennare solo per sommi capi. Racconteremo che il nostro caseificio, il caseificio di Cala d’Oliva, è stato, per anni, il fiore all’occhiello dell’Amministrazione penitenziaria, lì venivano condotte le personalità in visita nell’isola, un modernissimo caseificio, in cui si lavoravano nel periodo primaverile, mediamente, duemila litri di latte al giorno, di tre tipi di pecora di capra e bovino, con la professionalità di eccellenza acquisita dal personale di Polizia Penitenziaria e dagli stessi detenuti che ambivano lavorarci.
La mitologia greca narra che Teseo, dopo aver ucciso il Minotauro, riavvolgendo il gomitolo di filo donatogli da Arianna, trovò agevolmente l’uscita dal labirinto.
Trasfigurato in un moderno Teseo, m’avvio in un interessante viaggio nei meandri della psiche, seguendo quel filo che sicuramente avvicinerà, me e l’incauto lettore, all’agognata meta … la conoscenza del reale poetico, l’unica cosa di buono e che vale sempre la pena di scoprire e sperimentare poiché, come direbbe Platone, è fuori dalla caverna la conoscenza della realtà!
Quindi, con assoluta calma, senza nessuna fretta, saranno riportati e letti i fatti, gli avvenimenti, le sensazioni e tutte le vicende che hanno in comune… l’essere umano raziocinante, vicende intrise di un velo di particelle minutissime d’umori e sensazioni, un pulviscolo d’atomi come tutto ciò che costituisce l’ultima sostanza della molteplicità delle cose. (Italo Calvino, Lezioni americane)
L’intenzione dell’autore è di ricercare, ovunque si trovino, tutti quegli apporti, anche più diversi, finalizzati a compiere questo lavoro di ricerca, senza sbavature e soprattutto senza perdere di vista l’obiettivo.
Spero che la tranquilla lettura di queste pagine possa, qualche volta, far immaginare al nostro lettore di essere comodamente seduto davanti ad un’orchestra in cui i suoni dei singoli strumenti, prima slegati e cacofonici, pian piano si uniscono per comporsi in un’armonia.
Il progetto www.isola-asinara.it quindi non riguarda solo l’isola, ma il mondo di Teseo!
L’idea originaria, di parlare dell’Asinara è conseguente ad una visita estiva sull’isola effettuata nel lontano 2007.
In quel primo giro vidi ed ascoltai cose che, solo in parte, ho riferito e pensai che non fosse possibile per me tacere, che bisognasse chiedere, con forza, il ripristino dello status storico dell’Asinara, per impedire che venisse cancellata, dal territorio dell’isola, tra le altre, anche l’importante presenza della struttura penitenziaria che aveva accompagnato il respiro dell’Asinara per più di 100 anni, cento anni di vite trascorse anche in costrizione, cento anni di lavoro, cento anni di sacrificio, comunque cento anni di … memoria.
Negli anni seguenti ho realizzato diversi blog con unico sfondo isolano ed ho ideato, nel lontano 2008 la pagina face-book degli “affetti da mal d’Asinara” alla quale devo molto poiché, a parte l’indiscutibile successo, mi ha fatto scoprire di non essere l’unico ammalato nel mio genere, ma in nutritissima compagnia di persone.
Con il trascorrere del tempo mi sono reso conto della limitatezza dell’idea originaria ed ha preso sempre più corpo il ben più ambizioso progetto di questo sito www.isola-asinara.it
E dopo questa sintetica presentazione del portale, mi accingo a partire augurando a tutti coloro che mi accompagneranno un caloroso “Buon viaggio”!
Teseo